
Sai che il numero di colori varia da una cultura all’altra?
Curiosità!🌈
Sai che il numero di colori varia da una cultura all’altra? Sai che esiste una gerarchia dei colori ben definita?🧐
L’antropologo Brent Berlin e il linguista Paul Kay elaborarono una teoria: si poteva definire con precisione il tipo di colori considerati a seconda del numero di termini presenti nel vocabolario della lingua in questione.
➡️CIOÈ, se una lingua aveva solo due termini per descrivere i colori di base, allora sicuramente erano bianco e nero (o chiaro e scuro). Se aveva un termine in più, allora sicuramente era rosso. Si va da un minimo di 2 termini (bianco e nero, o chiaro e scuro, come in Nuova Guinea) a un massimo di 11, che compaiono nell’evoluzione linguistica di ogni società nello stesso ordine: bianco, nero, rosso, verde, giallo, blu, marrone, arancio, viola, rosa e grigio.
➡️QUINDI, se una cultura ha la parola che si riferisce al giallo, ce l’ha anche per il verde, il rosso, il nero e il bianco ma non per il blu il marrone etc…
🧠Le persone con una vista normale possono vedere milioni di colori diversi. Ma il linguaggio umano li categorizza in un piccolo insieme di parole.
Lo sapevi che:
👉In molte lingue esiste un’unica parola per descrivere sia il verde che il blu: il GRUE!
👉Gli eschimesi usano 7 parole per indicare il bianco.
👉Gli Himba, una popolazione della Namibia, non hanno parole per descrivere il blu ma hanno molti vocaboli per le sfumature di verde.